Nel settore assicurativo la fiducia è la risorsa più preziosa. Tuttavia, fenomeni come corruzione e frode continuano a rappresentare una minaccia concreta, con effetti che non si limitano alle compagnie ma che toccano direttamente anche gli Intermediari e i loro clienti.
Per questo motivo è fondamentale saper riconoscere questi rischi, comprenderne le dinamiche e adottare strumenti di prevenzione efficaci.
Corruzione e frode: due concetti diversi ma connessi
Corruzione e frode non sono sinonimi, anche se spesso si sovrappongono nella pratica.
La corruzione in ambito assicurativo si verifica quando un’azienda, un Intermediario o un cliente offre o accetta pagamenti, regali, favori o altri vantaggi in cambio di trattamenti preferenziali o influenze indebite. Si tratta di pratiche che minano l’equilibrio del mercato e che possono coinvolgere anche funzionari pubblici o privati, con lo scopo di ottenere un vantaggio illecito.
Le frodi assicurative, invece, hanno una natura più ampia e possono presentarsi in molteplici forme, che vanno dalla falsificazione di reclami fino all’organizzazione di incidenti o sinistri.
Tra le più diffuse rientrano:
- Falsificazione di reclami;
- Organizzazione di incidenti;
- Frodi nei sinistri catastrofali;
- Frodi nel settore sanitario;
- Frodi legate ai sinistri auto.
I rischi più frequenti nel settore assicurativo
Queste pratiche si traducono in rischi specifici che incidono direttamente sulla stabilità e sulla reputazione delle imprese assicurative. Tra i più comuni possiamo individuare:
- Sovrastima dei danni;
- Frodi nelle polizze vita;
- Frode nell’indennizzo dei sinistri;
- Corruzione nei processi di appalto e reclutamento;
- Frodi interne e abusi;
- Violazioni delle normative antiriciclaggio e antifrode.
L’analisi puntuale di questi scenari rappresenta il primo passo per sviluppare misure di contrasto realmente efficaci.
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Prevenzione e rimedi alla corruzione e alle frodi assicurative
Contrastare corruzione e frodi richiede un approccio integrato. Le compagnie assicurative italiane sono chiamate ad adottare una combinazione di misure che vanno oltre i semplici controlli interni. Serve infatti un sistema antifrode valido, che includa:
- Il coordinamento delle diverse banche dati;
- L’istituzione di organismi dedicati al monitoraggio e alla prevenzione.
Solo un impegno costante e una rigorosa applicazione di queste misure consentono al mercato assicurativo di mantenere la propria integrità e di rafforzare la fiducia dei clienti.
Il quadro normativo
L’impianto normativo negli ultimi anni si è arricchito di strumenti più stringenti per prevenire e contrastare questi fenomeni. Tra i principali riferimenti rientrano:
- la Legge Anticorruzione Italiana (Legge 190/2012);
- le normative IVASS;
- il Codice di Autodisciplina delle Compagnie di Assicurazione;
- la Direttiva IVASS n. 26/2014;
- la legislazione europea in materia.
Accanto alle norme, il ruolo delle autorità di vigilanza è cruciale: in Italia IVASS e CONSOB garantiscono che gli operatori rispettino principi di trasparenza, correttezza e stabilità.
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- Docente: Rita Crocitto;
- Codice corso: 280.
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Al termine, sarai in grado di:
- Identificare gli elementi essenziali del rischio di corruzione;
- Qualificare con precisione le diverse manifestazioni dell’azzardo morale;
- Comprendere le attività utili per analizzare e gestire i rischi corruttivi;
- Conoscere il fenomeno “antifrode” sotto il profilo civile, penale e assicurativo;
- Valutare le dimensioni del fenomeno delle frodi nel settore assicurativo.
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